La directory non spedita

Uno a caso mi parlava delle sue lettere scritte e mai spedite ai rispettivi destinatari. L’immagine che mi descriveva era molto meno poetica e più attuale. Infatti non si trattava di fogli chiusi in un cassetto, ingialliti, in brutta calligrafia, con scarabocchi qua e là che intrappolassero un pensiero prima che scappasse di mente, bensì mi parlava di una cartella o come direbbero quelli bravi una directory piena di sfoghi, idee, e più generalmente di parole destinate a qualcuno che però non le ha mai ricevute. il nome della directory, posizionata nel buio angolo basso a destra del desktop, subito sotto al cestino, è: non spedita!

Ho il PC pieno di lettere mai spedite, ogni tanto quando ho voglia di farmi del male le rileggo… e non le cancello mai…

Eh caro amico, probabilmente è capitato a tutti di scrivere una lettera, (o magari di pensarla) e di non averla mai fatta diventare una lettera spedita, (o parole udibili). Non necessariamente lettere d’amore per un destinatario che temevamo non gradisse, ma lettere alle quali per pochi istanti abbiamo affidato tutto quello che sentivamo in quel momento e che poi sono rimaste lì, congelate.

Chissà come si deve sentire una lettera quando diventa una lettera non spedita?

Beh, per rispondere alla tua preoccupazione, va sicuramente detto che è probabile che il sogno di ogni lettera sia quello di nascere nei pensieri del suo scrittore, venire alla luce del mondo reale su un foglio o uno schermo, crescere di qualche riga e abbellirsi di concetti tra una stesura e l’altra (e magari atteggiarsi a giovanili esuberanze concesse alle stesure di brutta copia), intraprendere il suo viaggio di missiva e lasciare infine la propria eredità a chi leggendola ci vede quel che vuole vederci; ma si sa che le cose non vanno sempre come si vuole che vadano.

Però amico mio mi permetto di dirti che la tua directory non spedita è ancora li, sul tuo desktop. Vorrà pur dire qualcosa no? se ogni tanto con un doppio click la apri e cominci a rileggere, beh significa che stai dando un destinatario a quelle lettere e che in qualche modo stai dando loro dignità. Non credi? Dove sta scritto che tu non sia un buon destinatario, magari migliore del destinatario che avrebbero dovuto meritarsi in origine.

Vero! Nessuno può arrogarsi il diritto di decidere dove e quando deve morire una lettera!

Non mi piace l’idea di un mondo dove le lettere non possano avere il diritto di fare il loro mestiere. Quindi qualcuno mi spieghi quand’è di preciso che una lettera dovrebbe essere additata dell’offesa più grande per una lettera, ovvero di essere una lettera non spedita? Mi piace pensare che una lettera potrà sempre diventare prima o poi una lettera spedita, e quand’anche dovesse finire nel cestino del desktop vorrà dire che, per quanto desolante sia, una destinazione l’avrà trovata.

3 pensieri riguardo “La directory non spedita

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